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Testo L'italia si desta?

Eppure siamo stati buoni, buoni, buoni, 
così caritatevoli, eh già, devoti a questa comunità, 
una famiglia così esemplare. 
Fisionomie e usi assai diversi, 
aggiungici i dialetti, se vuoi, 
ma sotto il tricolore, certo lo sai, 
che brillavamo anche noi, davvero. 

Cos'è cambiato? Cosa mai è successo? 
Noi trasformati come automi qui

mettiamo all'asta il genio, 
l'esperienza, il gusto e la creatività. 

[Tu, mi puoi capire tu che hai visto 
l'allegria esplodere laggiù, 
in quell'Italia là, dove la melodia 
ci accompagnava sempre, sempre! 
Quelli sì, passione e gelosia, sogni e spavalderia, 
spaghetti in compagnia, le risse e gli abbracci, 
cuori grandi e cieli blu!] 

Disposti a perdonare sempre, sempre, sempre,
l'amore funzionava così, 
commissariati ed avvocati, per voi davvero pochi affari. 
Abbiamo rinunciato pure a pane e burro 
per una fetta d'ipocrisia, per rimanere soli soli, 
in balia di questa democrazia cieca. 

Povera Italia, sporca e trascurata, 
disorientata e fragile, tutti che urlano "Giustizia e libertà" 
però hanno smesso di credere. 

[Qui, ci ritroviamo qui, tazzina di caffè, 
un quotidiano e poi ti chiedo come stai, 
ma avverto che anche tu ti senti uno straniero, è vero? 
Proprio qui che siamo nati noi, cresciuti con l'idea 
di non tradire mai l'immensa ricchezza 
che ci rende gli italiani che sai.] 

[Quelli sì, passione e gelosia, sogni e spavalderia, 
spaghetti in compagnia, le risse e gli abbracci, 
cuori grandi e cieli blu!] 

C'eri anche tu! Tu c'eri.

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