top of page

Renato Zero: "Canto contro chi svilisce il talento nella musica". E lancia appello per i lavoratori

  • Immagine del redattore: menus95
    menus95
  • 30 ott 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Esce il "Volume due" di "ZeroSettanta", il secondo capitolo della trilogia avviata un mese fa dal musicista romano nel giorno del suo compleanno. Un album dedicato all'amore "perché solo così si può sfidare il mondo" ma con un duro attacco ai politici e contro la scena musicale contemporanea



Esce il secondo capitolo della trilogia con la quale Renato Zero ha deciso di festeggiare i suoi primi 70 anni, compiuti il 30 settembre. Il Volume due di Zerosettanta, anche questo realizzato in collaborazione con Phil Palmer, Alan Clarke e Adriano Pennino,viene pubblicato il 31 ottobre, a un mese dalla pubblicazione del primo capitolo, e anticipa di un mese il terzo e conclusivo album della trilogia.


Contemporaneamente, Zero ha lanciato un appello per i lavoratori dello Spettacolo: "Mi rivolgo ai miei colleghi: forse saremmo noi che, patendo meno questo blocco dell'attività, dovremmo mettere a disposizione la nostra energia per permettere a queste persone di superare questo guado senza troppi patimenti. Bisognerebbe autotassarci. Quando avremmo la possibilità di aprire un borderò Siae, dovremmo parlare con gli impresari e gli organizzatori e di elargire alla fine della serata una percentuale da devolvere a coperture di certe sofferenze -spiega entrando nello specifico della sua proposta- Questo lo si può fare. Noi andiamo a fare un lavoro e senza accorgercene stiamo facendo del bene. Questa mi sembrerebbe già una formula soddisfacente", ha concluso.



Il cantante romano ha deciso come filo rosso del disco il tema dell’amore convinto che, come dice nel sottotitolo di presentazione, “è solo in questo modo, con l’amore, che si può sfidare il Mondo. Nell’album ci sono anche varie canzoni di protesta, che mi fu cara” dice Zero, “ma è la canzone d’amore che mi sollecita di più la sensibilità”.


Non mancano però le provocazioni: in un brano, intitolato Vergognatevi voi, Zero si scaglia contro i politici, colpevoli di aver tradito il loro mandato: “E’ uno sfogo personale” spiega, “contro la distanza dei politici dalla vita reale delle persone, che insiste sulla mancanza di frequentazione della periferia, dove si aggirano ombre che celano disagi e spaccature sociali”. In un altro, Troppi cantanti pochi contanti, si rivolge al mondo della musica e in particolare alla scena musicale contemporanea, e ne denuncia il poco coraggio. Un brano scandito da voci campionate e ritmi carioca, con un coro firmato dai Neri Per Caso: in un mondo in cui "branchi di artisti" si avvicinano alla discografia col desiderio di “fama, ricchezza e visibilità”, Zero avverte chi vuole idealmente prendere il suo posto che può tentare “ma solo facendo ricorso al vero talento”.


“Quel brano è anche un modo per cercare un confronto, di parlare delle mie passioni artistiche” spiega Renato Zero, “ma vedo che per alcuni conta solo trovare una corsia preferenziale. Io al contrario anche nella musica non accetto compromessi, per questo non sopporto la superficialità con cui viene affrontato oggi il rapporto con la musica. Credo che anche oggi bisognerebbe impegnarsi per trovare la propria linea e il proprio racconto, fare musica non può soltanto essere un modo per fuggire dalla realtà. Oggi fanno successo i rapper, personalmente non disdegno, vorrei anche affiancarne qualcuno un giorno per vedere un risultato artistico ma sono pochi gli artisti di valore, nella quantità c’è scarso interesse per fare davvero musica, è solo estetica, rituale metropolitano, disagio”.

Comments


menus.png
  • Facebook
  • YouTube

Userful Link

bottom of page